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Ornamento o insieme degli ornamenti in terracotta o in marmo, con sculture a figurazioni apotropaiche, posti sulla sommità di architetture templari o di altri edifici, a coronamento degli angoli del frontone o sulla linea di colmo del tetto, o sul vertice o sugli estremi del frontone.

 

Guidatore di cocchio nel combattimento e nelle gare ippiche.

Suonatore di flauto.

Proveniente dall’Attica, regione della Grecia.

Figlio di Pelope ed Ippodamia, fratello di Tieste. La sua leggenda è fondata sull’odio tra i due fratelli e sulle loro atroci vendette reciproche.

Gigante, figlio di Zeus e di Climène, il quale, per avere aiutato gli altri Giganti nella rivolta contro Zeus, fu da lui condannato a reggere sulle spalle il peso del mondo.

Figlia di Zeus che la generò dal suo cervello, dopo aver ucciso la madre Meti. Fu la dea della sapienza e dell’intelligenza, protettrice delle arti e delle istituzioni cittadine. Dea della guerra, era venerata in tutta la Grecia.

Figlia di Schenèo, re di Sciro, allevata da un’orsa, divenne esperta cacciatrice e veloce nella corsa. Fu l’unica donna a partecipare alla caccia al cinghiale calidonio, organizzata da Meleagro. Accettò di sposare solo colui che fosse riuscito a batterla nella corsa. L’astuto Melanione, durante la gara, fece cadere tre mele d’oro. Atalanta, per chinarsi a raccoglierle, perse la competizione.

Figlia di Crise, sacerdote di Apollo, schiava di Agamennone e causa dell’alterco scoppiato tra lui ed Achille, il quale voleva che fosse restituita senza riscatto al padre.

Figlio di Ettore ed Andromaca, il quale sarebbe stato gettato dalle mura della città di Troia da Neottolemo, sotto gli occhi esterrefatti della madre.



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