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Corridoio scoperto con il quale si accede alle camere della tomba a tolos o ad ipogeo.

Ninfe dei boschi, figlie di Nerèo e di Dori, vivevano nelle foreste; la leggenda narrava che ogni pianta che moriva era la causa della morte della Driade che ne rivestiva il tronco.

Figlia di Oceano e di Teti. Sposò il proprio fratello Nerèo dal quale ebbe cinquanta figlie, le Nereidi, una delle quali, Anfitrite, fu la sposa di Poseidone.

 Il più antico degli ordini architettonici greci, risalente al VII-VI sec. a.C., caratterizzato soprattutto dalla forma dei capitelli molto semplici, dall’assenza della base nelle colonne solcate da scanalature molto ampie a spigoli vivi e dal fregio composto da metope e triglifi.

L’arte che prevedeva di interpretare il pensiero divino, o consultando il volo degli uccelli con l’ornitomanzia, o la direzione delle vampe del fuoco con l’empiromanzia, o i fenomeni celesti con la metèorologia, o l’interpretazione dei sogni con l’oniromanzia, o interrogando le ombre dei defunti con la nècromanzia.

Tempio greco circondato da due file di colonne su ogni lato.

Erano Castore e Polluce, i due gemelli nati da Zeus e Leda, considerati divinità benefiche e protettori dei naviganti. Fra le numerose imprese compiute, la più famosa è il rapimento delle figlie di Leucippo, durante il quale Castore fu ucciso. Ottennero da Zeus la possibilità di rimanere uniti a patto che trascorressero alternativamente un giorno nell’Olimpo e un giorno negli Inferi.

Figlio di Semele e di Zeus, il quale, morta la moglie, portò a termine la gestazione cucendosi il figlio nella propria coscia. Dioniso era il protettore del vino e delle orge, ma anche della vegetazione e dell’aldilà. Elemento caratteristico era la presenza femminile nelle cerimonie dedicate al dio. Le donne invasate e possedute cantavano anche con il volto coperto da maschere.

Feste che si celebravano ad Atene durante l’autunno, in onore di Diòniso, consistenti in cori e danze, in dialoghi e mascherate.

Figlio di Tidèo e di Deìfile, il più audace degli eroi greci combattenti a Troia, dopo di Achille e di Aiace Telamènio, e compagno di Ulisse nelle ardue imprese.



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