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 Il corpo della colonna o del pilastro posto tra la base e il capitello.

Un modello di cera (inizialmente piena, poi fornito di un’anima di terra e rinforzato da un’armatura di ferro) veniva ricoperto con uno strato di terra (forma) e questa copertura era fornita di un sistema di canali per far defluire la cera sciolta e di sfiatatoi per fare uscire aria e vapori di fusione La massa veniva cotta in forno, in modo da consentire alla cera di sciogliersi. Nell’intercapedine creatasi tra le due masse di terra si versava il metallo fuso. Quando il metallo si era solidificato, si rimuovevano la forma esterna e l’anima.

Processo di lavorazione dei metalli che consente la realizzazione di sculture in bronzo o altro materiale.

 Parte terminale a forma di triangolo (delimitato dalle cornici orizzontali e dai rampanti) di un edificio a doppio spiovente

Fascia orizzontale della trabeazione negli ordini architettonici classici, posta tra l’architrave e la cornice (decorata con triglifi e metope nell’ordine Dorico, con figure in quello Ionico e per lo più liscia nel Corinzio).

 Divinità minori del mare, figlie di Forco e di Ceto. Venivano raffigurate eternamente vecchie e sdentate o con un dente solo ed un occhio solo fra tutte e tre, scambiandoselo quando ne avevano bisogno.

Erano sacre, come tutte le acque correnti, i fiumi ecc., tanto presso i Greci, quanto presso i Romani, alle quali venivano fatte offerte di fiori e di vino.

Erano ritenute figlie di Oceano e di Teti, ciascuna delle quali aveva la sua ninfa. In Grecia si ricordavano fontane prodigiose, come quella che, nella Lidia, aveva la virtù di rispecchiare, per chi vi fissava lo sguardo, tutto quello che voleva sapere.

Nome del centauro che invitò a mensa Eracle, il quale, per avere attinto il vino dall’anfora dei Centauri, fu da loro assalito. Il solo Folo venne risparmiato da Eracle.

Terribile arma che, preparata nella fucina di Efesto, faceva di Zeus il più potente degli dei dell’Olimpo. Per realizzarla i Ciclopi mescolavano il lampo con il tuono, con la fiamma e con il terrore dei miseri mortali.



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