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Definizione con cui si intende un importante atelier della ceramografia dell’Attica a figure nere, operante nell’ultimo venticinquennio del VI sec. a.C., cui sono stati ricondotti circa 300 pezzi, tra hydria, anfore, e grandi vasi, con decorazioni ispirate ai poemi omerici e ai cicli eroici di Eracle e Teseo.

Gruppo di pittori greci dell’Attica, attivi nel VI sec. a.C., così chiamati dal soggetto trattato su vasi a figure nere: il kòmos, sorta di corteo a carattere orgiastico, tenuto al termine di un simposio, con figure maschili e femminili, rappresentate dapprima vestite, più tardi nude, mentre danzano, suonano e bevono.

 Animale fantastico per lo più con testa e ali di aquila, corpo e zampe da leone. Di origine orientale, nella mitologia greca venne consacrato ad Apollo.

Tecnica orafa diffusa in età orientalizzante ed arcaica consistente nell’applicazione di piccole sfere d’oro sui monili , formando disegni, linee.

Tecnica decorativa ottenuta incidendo una superficie con uno strumento appuntito e adottata per la decorazione di oggetti e materiali vari (osso, avorio, ceramica, marmi) e negli edifici, di pareti e facciate.

Motivo decorativo apotropaico raffigurante la mostruosa testa di Medusa, in uso dal VII sec. a.C., in Grecia come ornamento architettonico o vascolare.

Dette anche Forcidi dal nome del padre Forco, orrendo mostro marino di cui sarebbe stata madre Ceto. Erano di aspetto femminile spaventoso, munite di ali, avvolte nel capo e nella cintura da grovigli di serpenti. Un loro sguardo bastava a cambiare in pietra chiunque le avesse guardate. La leggenda ricordava i nomi di Medusa, Eurialo e Steno.

Ninfe che abitavano presso il Citerione, montagna boscosa fra la Beozia e l’Attica, rendendo salubri le correnti d’acqua che ne scaturivano.

Nella glittica, tecnica di lavorazione della pietra dura affermatasi nella seconda metà del IV sec. a.C., e fondata sull’accentuato uso del trapano. Prende il nome dall’incisione tondeggiante, a globulo, che conferisce alle figure umane e animali un aspetto più schematico e talvolta quasi astratto.

 L’arte di lavorare le pietre dure, l’avorio, il corallo, con figurazioni scolpite in tre dimensioni.



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