Venerata solo nell’isola di Ecate, era considerata dai Greci la messaggera degli dei. Per indicare la rapidità con cui recava ordini alle divinità veniva rappresentata alata e con vesti svolazzanti. Era anche la personificazione dell’arcobaleno.

 Figlio di Ippolita e di Teseo. Di lui si invaghì perdutamente la matrigna Fedra, la quale, da lui respinta, lo denunciò al marito quale insidiatore del suo onore.

 Regina delle Amazzoni, possedeva un prezioso cinto che le era stato donato da Ares, preso d’ammirazione per la indomita virtù guerriera di lei.

 Architetto greco a cui si attribuisce l’ideazione della pianta urbana regolare e che curò l’urbanistica di Rodi, del Pireo e di Turi.

 Moglie di Piritòo re dei Lapiti, corse il rischio d’essere rapita dai Centauri che erano stati invitati al suo banchetto nuziale. Ma essi furono vinti e sgominati da Lapiti e da Teseo, subito accorso in aiuto dell’amico Piritòo. 2. Figlia di Enomao, re dell’Elide venne dal padre destinata in moglie a chi fosse riuscito a vincerlo nella corsa delle bighe.

Uno degli ordini architettonici classici, caratterizzato da una colonna a fusto slanciato, rastremata, con base e con capitello a due volute laterali, trabeazione con architrave a fasce, fregio liscio o decorato con figurazioni a rilievo.

Figlia di Eurito, re della Tessaglia, venne rapita da Eracle, il quale mandò uno dei suoi fedeli compagni da Deianira per chiederle una nuova veste, che la moglie, gelosa, credendo così di riconquistare il suo amore, intinse nel sangue del centauro Nesso, causando involontariamente la morte dell’eroe.

 Figlio di Ificle, aiutò Eracle ad uccidere l’Idra di Lerna, portandogli da un bosco, da lui incendiato, i tizzoni ardenti che bruciarono le nove teste del mostro. Partecipò, inoltre, alla caccia del cinghiale calidonio.

Bellissima figlia di Inarco, dio fluviale, era la sacerdotessa di Era. Caduta sotto lo sguardo voglioso di Zeus, venne da questi trasformata in giovenca per sottrarla alla gelosia della dea.

Seppellimento