Titani era il nome generico dei sei figli di Urano e Gea. Appartenevano alla generazione divina primitiva, e il più giovane fra essi era Crono, dal quale uscì la generazione degli Olimpici. Avevano sei sorelle, le Titanidi, con le quali si unirono per generare tutta una serie di divinità secondarie. In seguito alla mutilazione di Urano da parte di Crono, i Titani, che erano stati allontanati dal Cielo dal loro padre, s’impadronirono del potere. Tuttavia Oceano non acconsentì ad aiutare Crono e rimase sempre in disparte, mentre aiutò Zeus quando quest’ultimo, a sua volta, intraprendese la detronizzazione di Crono. Questa lotta era conosciuta sotto il nome di Titanomachia. Zeus ebbe come alleati in questa lotta non soltanto gli Olimpici: Atena. Apollo, Era, Poseidone, Ade ecc, ma gli Ecatonchiri, i quali avevano avuto guai dai Titani, e anche Prometeo e Stige, la maggiore delle Oceanine.
I Giganti sono figli della Terra, nati dal sangue che colava dalla ferita del marito Urano durante la sua mutilazione da parte di Crono. Benché di origine divina, erano mortali o, potevano essere uccisi, a condizione di esserlo contemporaneamente da un dio e da un mortale. Tuttavia, esisteva un’erba magica, prodotta dalla Terra, capace di sottrarli ai colpi dei mortali. Ma Zeus stesso raccolse quest’erba prima che qualcun altro avesse potuto impadronirsene. Per questo proibì al Sole, alla Luna e all’Aurora di brillare, e così nessuno vide più in modo distinto per cercarla, fino a che egli stesso l’ebbe trovata. Erano descritti come esseri enormi, di forza invincibile, d’aspetto terrificante. Avevano folta capigliatura, barba irsuta e le loro gambe erano corpi di serpenti. Il loro luogo di nascita fu la penisola di Pallene, in Tracia, a Flegra. Appena nati, minacciarono il Cielo, scagliando contro di esso alberi infuocati e lapidandolo con rocce enormi. Davanti a questa minaccia, gli Olimpici si prepararono al combattimento. I principali avversari dei Giganti furono dapprima Zeus e Atena, la dea dei combattimenti. La lotta dei Giganti è detta Gigantomachia.