Era la dea delle apparizioni notturne e degli spettri paurosi. Considerata come dea infernale, il suo nome, che in greco vuol dire cento, si spiegava col fatto che le anime dei morti, privi di sepoltura, dovevano errare per cento anni sulle rive dello Stige. Secondo un’opinione diffusa, Ecate non sarebbe che l’epiteto di Artemide quando ella scendeva negli Inferi.
Era la dea delle apparizioni notturne e degli spettri paurosi. Considerata come dea infernale, il suo nome, che in greco vuol dire cento, si spiegava col fatto che le anime dei morti, privi di sepoltura, dovevano errare per cento anni sulle rive dello Stige. Secondo un’opinione diffusa, Ecate non sarebbe che l’epiteto di Artemide quando ella scendeva negli Inferi.